"LIBERA STVDIORVM VNIVERSITAS"
Università degli Studi di Polistena
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Non aspettare che le cose cambino da sole...
Inizia tu a cambiarle!
(Virgilio 70 a.c. - 19 a.c.)
Così come il ferro in disuso arrugginisce...
Così l 'inazione, sciupa l'intelletto! (Leonardo da Vinci 1452-1519)
Ogni nostra cognizione, principia dai sentimenti.
(Leonardo da Vinci 1452-1519)
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Cenni Storici
L’Università degli Studi di Polistena è ospitata presso una delle più antiche e prestigiose “Corti Barocche” della cittadina di Polistena, ma anche dell’intero "Territorio Nazionale".
Prospiciente la Piazza del Popolo, sorge nel XVIII secolo “Il Palazzo del Marchese Avati” (così denominato), custodisce al suo interno affascinanti opere di rinomati artisti conterranei.
"L'Imponente Struttura" sorge nel quartiere settecentesco denominato “Evoli” insieme ad altre reggie antichissime, di inestimabile bellezza, come“Palazzo dei Milano”, oggi di proprietà dei “Duca Sforza”; “Palazzo Sigillo” oggi adibito a sala conferenze comunale; Palazzo Zerbi, Palazzo Cordopatri etc.
"Palazzo Avati", venne costruito nel 1785, per ordine del Re di Napoli, in seguito al terribile sisma del 1783 che colpì la cittadina, distruggendola quasi totalmente. Completata quasi cinque anni dopo ad opera "dell’architetto “Schiantarelli”, venne caratterizzata da un impianto architettonico ben strutturato e simmetrico, classico dell’architettura siculo-calabrese della fine del 700.
Architettonicamente, oggi, il palazzo presenta un portale litico strutturato con archi a tutto sesto e composto completamente da cornici. In chiave di arco, si può notare un mascherone, nella ricostruzione, successivamente al terremoto. L’uso delle maschere apotropaiche, ebbe invece un valore esorcistico, quello di allontanare anche il ricordo dell’orrendo sisma.
Il palazzo occupa un intero isolato urbanistico con una corta a “C” ed un immenso giardino di 1.120 mq. La corte esterna (giardino) è ricco di significativi elementi architettonici decorativi, di essenze pregiate, di ricco verde traboccante, ospita inoltre un colonnato centrale in pietra. Si confluisce al giardino esterno, tramite il portico coperto a quattro cupole, con uno spazio prospettico interno esaltato dalle ali laterali, consente la scoperta di un’ immagine assai suggestiva.
Al suo interno, si conservano custodite, opere in gesso di Giuseppe Renda, noto scultore Polistenese, fra queste: L’Odina; la Fortuna; Prima Ebrezza; Scugnizzo
A farle come da custode, ubicata al centro della “Piazza del Popolo”, si eregge la splendida "Vittoria alata sul Cannone", opera bronzea dell’artista concittadino “Francesco Jerace”.
La “Bellona”, così battezzata "dall’artista polistenese", svetta sopra una roccia di "pietra del Carso", che fa da base, su delle lastre di marmo bianco, Sulla base, sono incisi i nomi dei 181 caduti nella prima guerra mondiale del 1915-1918, Il monumento viene delimitato da una grande vasca in pietra granitica, opera di artisti locali.
"I Guerra Mondiale 1915-1918" - i caduti di Polistena
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